Giornata Mondiale della Terra 24: alle Europee24 vota ascoltando la scienza

Giornata Mondiale della Terra 24: alle Europee24 vota ascoltando la scienza

Dedichiamo a Vittorio Savarese, collega e combattente per il clima di Teachers For Future Italia che purtroppo ci ha prematuramente lasciato, la nostra Giornata della Terra 2024 nella quale condividiamo pienamente l’appello delle 22 società scientifiche italiane che mettono al centro la nostra responsabilità di cittadini votanti nello scegliere con coscienza chi ci rappresenterà in Europa.

Aggiungiamo inoltre il nostro appello ad attuare la Costituzione Italiana, in particolare le integrazioni di febbraio 2022 che hanno esplicitamente chiarito che il criterio di azione dei pubblici poteri deve essere la protezione dell’ambiente nell’interesse delle future generazioni (art.9) ed il loro controllo dell’iniziativa economica privata affinché non danneggi la salute e l’ambiente e si coordini con quella pubblica a fini sociali e ambientali. (art.41)

Affinché emergano quelle generazioni consapevoli per le quali si è sempre battuto il nostro Vittorio come ci diceva lui stesso:

“Il messaggio dell’impossibile percorso alla crescita del PIL, del delittuoso saccheggio delle risorse del pianeta, della mercificazione totale del neoliberismo, dell’unico valore del dio denaro, capisaldi del capitalismo e cause prime del disastro ambientale, non possono essere taciute nel nostro impegno a difesa dell’ambiente.
La nostra capacità di essere efficaci nel nostro impegno e nei risultati non possono dipendere da alcuno schieramento politico!”

Il 7 e 8 giugno scegli con la testa, per il Futuro dell’umanità!

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ELEZIONI EUROPEE 2024: L’APPELLO DI 22 SOCIETA’ SCIENTIFICHE AD ASCOLTARE LA SCIENZA SU NATURA, AMBIENTE E CLIMA

Viene lanciato l’appello “Ascoltare la scienza” firmato dai presidenti di 22 società scientifiche italiane che da decenni raccolgono gli scienziati che si occupano dei diversi aspetti delle scienze della natura, dell’ambiente e del clima.

Le evidenze scientifiche raccolte in tanti decenni di ricerche da migliaia di scienziati in tutto il mondo, hanno permesso di chiarire in modo inequivocabile che le attività umane hanno un ruolo determinante e preponderante nella genesi dei cambiamenti climatici e nella profonda trasformazione dei sistemi naturali e che gli effetti che ne derivano sono e saranno responsabili di una progressiva perdita di biodiversità, di degrado delle condizioni ambientali, nonché di danni economici, sociali, e di perdita di salute e vite umane.

Ormai la comunità scientifica che si occupa di questi affascinanti ambiti di ricerca, ha chiaramente individuato i cambiamenti globali che sono indotti dall’intervento umano rispetto a quelli che hanno luogo nei sistemi naturali.

Nonostante ciò, le conoscenze scientifiche consolidate in merito continuano ad essere messe in dubbio o negate sulla base di convinzioni personali, soprattutto quando i risultati delle ricerche vanno contro gli interessi economici o le ideologie politiche.

Campagne sistematiche di disinformazione sono state promosse da lobby economiche per confondere i cittadini e diffondere dubbi sulle evidenze scientifiche acquisite.

La produzione di false verità (“fake truths”) contribuisce a frenare, rimandare e persino a bloccare le azioni necessarie a contrastare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, riducendo gravemente le possibilità di adattamento e di riduzione degli impatti attesi. L’inazione avrà conseguenze molto gravi su tutti noi, a partire dalle componenti più fragili della popolazione umana. Agire domani sarà sempre più difficile e costoso rispetto ad agire subito e, come ci indicano i dati scientifici, più passa il tempo e più si riducono le finestre temporali per agire.

All’inizio dell’anno il World Economic Forum nel suo “Global Risk Report 2024” ha registrato al primo posto nella graduatoria dei principali problemi che il mondo dovrà fronteggiare nei prossimi anni, la disinformazione che riguarda non solo un uso distorto dell’intelligenza artificiale e alle ulteriori possibilità che si aprono in questo ambito nella diffusione di fake news, ma in generale, il ruolo che può avere la disinformazione proprio quando le persone sono chiamate al voto e nell’arco di quest’anno sono coinvolte oltre 4 miliardi di persone a tornate elettorali nei propri paesi di appartenenza. Sono circa 360 milioni i cittadini europei che saranno coinvolti nella tornata elettorale del giugno prossimo per eleggere il nuovo Parlamento Europeo. 

Le società scientifiche italiane che si occupano di natura, ambiente e clima lanciano pertanto un forte e sentito appello a tutte le forze politiche impegnate a giugno 2024 per eleggere i propri rappresentanti nel nuovo Parlamento Europeo affinché non neghino i risultati della conoscenza scientifica e si esprimano su come intendono risolvere i gravi problemi che affliggono il nostro clima e il deteriorato rapporto con i sistemi naturali della Terra. 

Di seguito l’elenco dei presidenti delle società scientifiche che hanno firmato l’appello:

Christian Agrillo, Presidente Società Italiana di Etologia (SIE)

Simonetta Bagella, Presidente Società Italiana Scienze Vegetali (SISV)

Fausto Barbagli, Presidente Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS)

Sandro Bertolino, Presidente Associazione Teriologica Italiana (AITi)

Marco Alberto Bologna, Presidente Società Entomologica Italiana (SEI)

Federico Buonanno, Presidente Società Italiana di Protistologia (SIP)

Antonella Canini, Presidente Società Botanica Italiana (SBI)

Rodolfo Carosi, Presidente Società Geologica Italiana (SGI)

Cristina Castracani, Presidente Associazione Italiana Artropodi Sociali (AIAS)

Domenico D’Alelio, Presidente Associazione Italiana Oceanologia e Limnologia (AIOL)

Maria Cristina Facchini, Presidente Società Italiana Scienze del Clima (SISC)

Elisa Anna Fano, Presidente della Federazione Italiana delle Scienze della Natura e dell’Ambiente (FISNA)

Gentile Francesco Ficetola, Presidente Societas Herpetologica Italica (SHI)

Cristina Giacoma, Presidente Unione Zoologica Italiana (UZI)

Michela Pacifici, Presidente Society for Conservation Biology, Italy Chapter

Antonella Penna, Presidente Società Italiana di Biologia Marina (SIBM)

Lorenzo Peruzzi, Presidente Società Italiana di Biogeografia (SIB)

Antonio Pusceddu, Presidente Società Italiana di Ecologia (SItE)

Maurizio Sarà, Presidente Centro Italiano Studi Ornitologici (CISO)

Massimiliano Scalici, Presidente Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (AIIAD)

Luca Sineo, Presidente Associazione Antropologica Italiana (AAI)

Marco Valle, Presidente Società Italiana Scienze Naturali (SISN)

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