A come… Alimentazione

A come… Alimentazione


[in Miniguida alle Linee guida dell’Educazione Civica]

“Mens sana in corpore sano”, così dicevano i nostri antenati latini, amanti della prestanza fisica e dell’uso arguto dell’intelletto.
Per ottenere un giusto equilibrio non si può certo trascendere da una corretta educazione alimentare.
Ma cosa significa oggi, che sono saltati i dettami della dieta mediterranea, si mangia di fretta, ci si nutre di pietanze preconfezionate e di prodotti che provengono da tutto il mondo, seguire un’alimentazione corretta?
Non possiamo entrare a gamba tesa nei contesti e nelle scelte familiari, ma possiamo, attraverso azioni “goccia a goccia” instillare dubbi e favorire buone pratiche che possano poi ricadere, a pioggia, sulle abitudini in famiglia.

  • Livello base: la merenda zero waste!
    Organizziamo un torneo, proviamo a pesare tutti i giorni quanti rifiuti non riciclabili produce ciascuna classe. Come possiamo ridurre l’impronta ecologica del nostro gruppo e vincere il torneo?
    Giocoforza occorrerà eliminare i prodotti confezionati, i brick, le bibite e orientarsi verso cibi homemade e borracce.
    Una piccola sfida che porterebbe a tante vittorie!
  • Livello intermedio: cosa mangiamo, da dove arriva
    Ci siamo mai chiesti da dove arriva il cibo che consumiamo, dove è stato prodotto, come è stato trattato prima di arrivare negli scaffali del supermercato, quale imballaggio è stato utilizzato per conservarlo? Basta osservare una qualsiasi confezione, leggere l’etichetta, scorrere fino alla località di produzione per scoprire che gran parte di ciò che mangiamo arriva da molto, molto lontano, è conservato in contenitori a base di plastica che ne intaccano i principi nutritivi e inquinano, contiene eccipienti, conservanti e sostanze che mai avremmo immaginato di mangiare.
    A cosa dovremmo prestare attenzione al momento della scelta?
  • Livello avanzato: sano per noi, giusto per tutti
    Se abbiamo superato i primi due livelli siamo alle scelte consapevoli. Certo, la spesa km 0, i prodotti locali, la valorizzazione del territorio, il privilegiare cibi prodotti in Italia, il bio…
    Ma anche in questo caso, siamo sicuri di fare la scelta giusta? Che cosa c’è dietro un prodotto sottocosto, una super offerta? Un basso margine di guadagno per il venditore finale o una filiera non rispettosa dei diritti dei lavoratori?
    Pensiamo anche a questo, a far sì che le nostre scelte alimentari non si basino sul sangue dei più deboli e privilegiamo i cibi prodotti nel rispetto dell’ambiente e le colture non intensive.
  • Livello pro: sano per noi, sano per l’ambiente
    Questo è il livello più difficile, sono le scelte finali che oltre al corpore sano implicano anche una mens sana, un ragionamento più profondo sul nostro modo di alimentarci e sull’impronta ecologica che intendiamo imprimere attraverso le nostre scelte e i nostri comportamenti.
    Pensiamo a quanta acqua occorre per produrre un kg di carne, a quanta CO2 rilasciano gli allevamenti intensivi, alle sofferenze degli animali, all’abuso di antibiotici ed alla resistenza batterica, ai mangimi destinati all’acquacoltura della fauna ittica, alla catena alimentare e pensiamo alle nostre arterie, alle nostre coronarie. Occorre rivedere le nostre scelte alimentari e avvicinarci a un’alimentazione che preveda un consumo sempre minore di prodotti di origine animale per privilegiare i prodotti della terra, coltivati però senza l’uso di pesticidi, in modo da poterci riconnettere con la natura e con noi stessi, in equilibrio: mens sana in corpore sano.

  • (di Maria Grazia Pavone)

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