Educazione civica: dove è finito l’ambiente?
[Nb. Le Linee Guida non sono al momento definitive né pubbliche: la nostra valutazione si basa sulle anticipazioni del Ministro e su quanto si può desumere dal parere del CSPI ]
Le nuove Linee Guida per l’Educazione Civica, anticipate da una nota ministeriale il 7 agosto aggiungono nuovi contenuti e promuovono differenti interpretazioni di fondo.
Come Teachers for Future, osserviamo con preoccupazione che l’ambiente e la sostenibilità (uno dei tre assi portanti della recente legge sull’Educazione Civica) sono di fatto assenti, a favore invece dei “nuovi contenuti” presentati, che peraltro ci sembrano colpire proprio il cuore di questo stesso asse, pur senza dichiararlo apertamente.
Riportiamo, condividendolo appieno, quanto scrive Federico Butera, professore emerito al Politecnico di Milano, che è anche stato componente del comitato di consulenza al ministro dell’istruzione per la definizione delle linee guida dell’educazione civica:
“L’educazione civica e gli ecoterroristi”
Ma, a ben guardare, è l’intero impianto culturale e valoriale a minare le basi per un pensiero ecologico in linea con le fondamenta dell’educazione allo sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030.
Che poi: si può davvero separare la giustizia climatica da quella sociale?
Il CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), cui le linee guida sono state sottoposte per un parere consultivo, ha dichiarato all’unanimità che “in relazione alle numerose e rilevanti criticità evidenziate e alle osservazioni formulate”, non può “esprimere un parere favorevole sullo schema di decreto in oggetto e invita l’Amministrazione a rivederlo alla luce delle argomentazioni fin qui illustrate”. Vedi Parere CSPI del 28 agosto 2024
Noi Teachers for Future abbiamo iniziato a stendere la nostra:
“GUIDA ALLE NUOVE LINEE GUIDA“
TFF interpreta le indicazioni MIM
cliccare per approfondire
Eh sì, nonostante il made in Italy e la sovranità alimentare, oggi la dieta mediterranea non esiste più
Se le imprese continuano a correre dietro ai soldi senza mai fermarsi a riflettere, né preoccuparsi degli altri, cosa succede? L’ambiente si degrada sempre più e soffre, i lavoratori diventano solo numeri e soffrono… e chi vince davvero? Nessuno. Perché anche se le imprese guadagnano tanto, lo fanno a discapito di tutto il resto. E questo non è affatto responsabile né sostenibile per l’ambiente e per l’intera comunità. Magari sarete proprio voi a cambiare le regole del gioco!
Non è vero che TFF non sa apprezzare il MIM!
Però qui proprio non ci siamo! Promuovere il rispetto del codice della strada non può andare a braccetto con la sua rivisitazione in chiave “automobilistica”! Noi di TFF, siamo certi, e lo spieghiamo qui, che meno auto significhi: più tempo, più sicurezza, più salute, più risorse e più futuro per tutte e tutti!
Campagna TFF “non paghiamo il fossile”
F come… educazione finanziaria
Alcuni investimenti possano contribuire a costruire speranza e realizzare sogni.
Altri, invece, come quelli irresponsabili di grandi investitori in combustibili fossili e armi, sono un incubo per l’intero Pianeta. Tuttavia una scelta alternativa, più etica e sostenibile, che metta al centro il benessere collettivo è ancora possibile (risparmio etico, microcredito,…)
La libertà di movimento possiamo intenderla come valore integrato tra la scelta del mezzo con cui spostarci nelle zone urbane e l’impegno civico perché le istituzioni garantiscano la viabilità per tutti .
Nel secolo scorso alcuni “facinorosi ignoranti” ebbero l’ardire di definirla ‘un furto’!
Oggi, il Global Footprint Network ci segnala che nell’ultimo mezzo secolo almeno, molti Paesi consumano, in un anno, più risorse naturali di quante se ne rinnovino spontaneamente. Vogliamo scoprire insieme come questo sia possibile?
R come….. Regole e Sicurezza climatica
Perché il governo fatica così tanto a rispettare i limiti per un futuro sicuro come indicato indicato dall’IPCC? Ogni Stato ha il dovere di fronteggiare l’emergenza climatica in atto.
S come… dall’individuo alla società (e viceversa!)
L’aspetto attraente di quest’affermazione è che chiunque la legge come riferita a sé: “finalmente sono al centro!”, pensa. Verificare in classe questa interpretazione è un attimo.
“Prof, ma che significa: non viceversa?”
T come… tutto il mondo è la nostra patria
Perché rinchiudersi in un fazzoletto di terra segnato da confini? Il cielo sopra di noi, le risorse che ci sostengono, le biodiversità e perfino il veleno che respiriamo, non si possono delimitare. Siamo custodi e responsabili del Pianeta intero. Ognuno potrà sentirsi a casa, ovunque si trovi, e la nostra identità non sarà definita da un passaporto, ma dal nostro impegno collettivo a costruire un futuro migliore.
In attesa delle prossime puntate.. scriveteci le vostre!