F come… educazione Finanziaria

F come… educazione Finanziaria


[in Miniguida alle Linee guida dell’Educazione Civica]

Professore: “Allora ragazzi, oggi parliamo di… educazione finanziaria! Sì, lo so, non è proprio l’argomento che vi fa saltare dalla sedia come l’uscita del nuovo gioco per la console, ma aspettate un attimo. Perché, con un po’ di immaginazione, può diventare molto più interessante. Anzi, vi propongo un gioco. Immaginate di avere una bacchetta magica. E non una bacchetta qualsiasi, ma una che può far crescere i vostri risparmi in modo esponenziale. Magia pura!”

I ragazzi iniziano a sorridere e ad ascoltare con più attenzione.

Professore: “Scommetto che alcuni di voi stanno già facendo una lista mentale di quello che vorrebbero comprare, vero? Un cellulare di ultima generazione, una console ancora più potente… Magari una macchina di lusso, una villa con piscina, e perché no, uno yacht da 533 piedi, completo di cabine lussuose, piscine e palestre, tutto per voi! Ma ora, fermi un attimo. Prima di perderci nei sogni, mettiamo via quella lista.Sapete perché? Perché anche se riusciste a ottenere tutto questo, c’è una cosa che potrebbe distruggere tutto in un batter d’occhio. Qualcuno ha mai sentito parlare di tornado? O alluvioni? Eh sì, la natura, quella che noi spesso maltrattiamo, può farci capire cosa è importante davvero e soprattutto chi comanda davvero.”

Le risate si affievoliscono e qualcuno inizia a riflettere.

Professore: “E mentre voi immaginate il vostro yacht sballottato da una tempesta, vi svelerò un segreto su alcuni investitori che quei desideri li hanno davvero realizzati. quelli e molti di più. Sapete, ci sono persone là fuori, tanto potenti quanto strambe, che hanno una fissazione per… roba vecchia e pericolosa. Tipo, immaginate un vecchietto che colleziona fossili. Solo che i fossili in questione sono il petrolio, il carbone e altre cose che stanno avvelenando il nostro pianeta.”

Qualcuno ride, ma c’è un certo mormorio di preoccupazione.

Professore: “E non è finita qui. Ci sono anche quelli che, non contenti di raccogliere fossili, decidono di investire in… bombe, cannoni e droni da guerra! Come se stessero giocando a una gigantesca partita di ‘Battaglia Navale’. Ma, e qui vi chiedo di riflettere, davvero vogliamo che la Terra diventi un campo di battaglia? Davvero vogliamo essere pedine sacrificabili in un gioco che non abbiamo nemmeno scelto di giocare?”

Le teste iniziano a scuotersi, alcuni ragazzi sembrano più seri.

Professore: “Ma non disperate! In mezzo a tutta questa follia, c’è anche chi ha deciso di usare la propria bacchetta magica in modo diverso. Avete mai sentito parlare di risparmio etico? No? È come quando scegliete di fare la spesa dal contadino sotto casa, invece che al supermercato gigante del cattivone di turno. Chi pratica il risparmio etico investe i propri soldi in modo tale da non fare del male a nessuno. 

Anzi, aiuta! Supporta chi rispetta l’ambiente, i diritti dei lavoratori e, sì, anche quegli degli animali. E sono scelta che possono fare davvero la differenza! Come quando acquistate uova biologiche e non da galline stressate e scegliete di bere latte di avena e non quello delle mucche che dovrebbe servire solo ad allattare i vitellini”

Un leggero sorriso riappare sui volti dei ragazzi.

Professore: “E poi c’è il microcredito. Avete presente quando cercate di risolvere un problema, ma non avete gli strumenti giusti? Tipo montare una libreria con un cucchiaio? Ecco, il microcredito è come se qualcuno vi prestasse il cacciavite giusto al momento giusto. Sono piccoli prestiti dati a chi non ha molte possibilità, per permettergli di costruirsi una vita migliore. Non è un incantesimo spettacolare come quelli che vediamo nei film, ma è uno di quelli che fanno una differenza incredibile, proprio nella vita reale.”

Uno studente alza la mano, un po’ ironico: “Prof, ma se siamo così bravi a investire in cose buone, perché ci sono ancora tanti problemi nel mondo?”

Professore: “Ah, ecco la grande domanda! Vedete, troppo spesso l’uomo ha una strana ossessione per il verde… e non parlo dei boschi o dei prati fioriti, purtroppo. Parlo del verde dei soldi. È come quando in un videogioco vi fissate su un obiettivo, dimenticando tutto il resto. Solo che in questo gioco, l’obiettivo è accumulare soldi, soldi e ancora soldi. E se ci concentriamo solo su quel verde, rischiamo di perdere di vista tutto il resto. La salute, la natura, le persone che amiamo. È come giocare con gli occhi a cuoricino, ma al posto dell’amore, vediamo solo banconote.”

Alcuni ragazzi ridono, ma con una nuova consapevolezza.

Professore: “Capite? L’educazione finanziaria non è solo imparare a fare soldi. È imparare a fare la cosa giusta con quei soldi. È imparare a usare la bacchetta magica nel modo giusto. Non dobbiamo diventare avidi ricconi che si siedono su montagne di oro, come dei Paperon de’ Paperoni, sempre più ingordi e prepotenti. Dobbiamo imparare a usare la nostra magia – cioè i nostri soldi – per migliorare il mondo, per aiutare gli altri. È una grande responsabilità, perché abbiamo una scelta: accumulare ricchezze che possono essere portate via da un ladro o da una tempesta, oppure creare qualcosa che duri, che faccia bene agli altri e a noi stessi.”

I ragazzi ora sono tutti attenti, alcuni pensano intensamente.

Professore: “E ricordate sempre: la vera magia non sta nel fare soldi. La vera magia sta nel rendere il mondo un posto migliore, senza fare altri danni. Quindi, bacchette in mano, è tempo di imparare a essere maghette e maghi… responsabili!”

 (di Alessandra Sanna)  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

top