26 MARZO 2021 MOBILITAZIONE E SCIOPERO NAZIONALE SCUOLA (Contatta comitati #pas locali per info su luogo e orario) Curami! Recovery-amo la scuola. Per oggi e per domani. Sciopero dei docenti, sciopero dalla Dad, sciopero degli studenti, sciopero sociale Venerdì 26 marzo sosteniamo con uno sciopero della DAD e uno sciopero sociale lo sciopero dei docenti convocato dai COBAS e sostenuto da CNPS in tutta Italia. Priorità alla Scuola invita di nuovo a prendersi strade e piazze partecipando alle assemblee pubbliche, alle manifestazioni, ai presidi organizzati insieme ai COBAS e a CNPS. Invitiamo studentesse e studenti a scioperare. Dove le scuole sono chiuse – scandalo che riguarda la maggior parte d’Italia –, invitiamo a una astensione dalla DAD: “rompiamo gli sche(r)mi”, perché “questa casa non è una scuola”.
Saremo in piazza per chiedere la riapertura delle scuole: perché sono state chiuse troppo a lungo; perché sono chiuse di nuovo in quasi tutta Italia mentre le principali attività economiche e produttive sono aperte; perché da un anno la chiusura della scuola è una scelta politica facile e senza costi per lo Stato, che li scarica tutti su genitori e giovani alle prese con crescenti problemi di ritardi nella formazione e di disagio psicofisico; perché è ora di smetterla di rubare il tempo – il loro presente e il loro futuro – alle e ai minorenni che vivono in Italia. Saremo in piazza per chiedere che: le risorse del Recovery Fund siano vincolate a rilanciare la Scuola pubblica e i diritti all’istruzione e allo studio a cui devono essere restituiti il ruolo e la centralità che spettano loro. Vogliamo che quelle risorse servano: - a ridurre a 20 il numero massimo di alunni per classe (15 in presenza di alunni speciali); - a garantire la continuità didattica e la sicurezza, assumendo con concorsi per soli titoli i docenti con 3 anni scolastici di servizio e gli Ata con 24 mesi; - a intervenire massicciamente nell’edilizia scolastica per avere spazi idonei a una scuola in presenza e in sicurezza. Dobbiamo vincere la battaglia sul Recovery Fund, perché altrimenti l’apertura delle scuole sarà sempre sotto minaccia e sotto ricatto. Nelle condizioni attuali, qualsiasi “emergenza” potrà essere invocata per ricorrere alla chiusura, e di conseguenza alla didattica digitale a distanza. Dobbiamo vincere la battaglia sul Recovery Fund per scongiurare una riforma della scuola fondata sulla didattica digitale a distanza, e di conseguenza sulla disuguaglianza e sull’abbandono scolastico, e aprire la strada alla riforma della scuola che noi vogliamo. Manifestiamo per riaprire le scuole subito in presenza, continuità e sicurezza.